La gestione delle Professional Skills rivela tutto il proprio potenziale quando diventa chiave per le decisioni di pianificazione, formazione e sviluppo, ed elementi retributivi.
In quest’ottica, si può rivelare un importante vantaggio competitivo in un’epoca di grande evoluzione delle competenze critiche necessarie all’interno delle organizzazioni.
Cos’è la gestione delle competenze professionali
La gestione delle competenze professionali è una metodologia di raccolta e analisi dei dati relativi alle competenze tecnico-professionali presenti in azienda, per promuovere l’efficace pianificazione di alcune azioni chiave relative alla gestione delle persone, in particolare l’inserimento, la formazione, la schedulazione e lo sviluppo professionale, e per guidare le decisioni di business, ottimizzando i risultati per l’azienda e la soddisfazione per i singoli individui.
Ottimizzare il business tramite la gestione delle Professional Skills: un caso di successo
Abbiamo avuto modo di affiancare nello sviluppo di un processo di Professional Skills Analytics un’azienda del settore automotive, la cui organizzazione richiedeva competenze altamente artigianali, con personale ad elevato livello di specializzazione su singoli materiali e singoli parti dei veicoli.
La prima necessità era la mappatura delle competenze tecniche: come valutare le competenze effettive? Il primo passo è stato dunque la razionalizzazione di tali competenze, per un totale di circa 250, che abbiamo aggregato secondo gruppi logici.
In seguito, abbiamo identificato le competenze richieste per ciascun ruolo (ad esempio, la persona adibita alla realizzazione dei sedili doveva avere competenze relative alla conoscenza dei materiali, alla struttura del sedile, alle cuciture…).
A quel punto è stato possibile strutturare un sistema per la valutazione e la gestione delle competenze professionali, fondamentale a livello aziendale su più fronti.
Gestire le Professional Skills: pianificare la trasmissione delle competenze in azienda
In questo processo è risultato fondamentale poter distinguere tra competenze comuni e competenze “rare”, possedute cioè da poche persone all’interno della forza lavoro. Le competenze “rare” diventano “critiche” quando sono poco disponibili anche nel mercato, e richiedono un lungo tempo per essere formate.
Questa razionalizzazione ha permesso di fare importanti ragionamenti di knowledge management, o gestione della conoscenza critica all’interno dell’organizzazione.
È stato, possibile, infatti, avviare ragionamenti di pianificazione strategica per evitare il rischio che, ad esempio, tramite pensionamento o uscita di alcuni individui dall’organizzazione, si perdessero anche competenze critiche.
Grazie alla gestione delle Professional Skills è inoltre possibile individuare le competenze sulle quali organizzare iniziative di formazione, per fare in modo che anche sporadiche assenze non abbiano ricadute sulla produttività.
La gestione delle Professional Skills: altri benefici
La maggiore consapevolezza circa le competenze tecnico-professionali presenti in azienda offre anche ulteriori vantaggi. Nel caso dell’azienda descritta in questo articolo, è stata utile per identificare una metodologia per mappare secondo criteri oggettivi fattori quali la polivalenza e la polifunzionalità, riconosciuti dagli accordi integrativi anche a livello economico.
Altri benefici di questo approccio sono:
- mobilità interna, crescita interna e piani di successione: facilitare i diversi processi di mobilità e crescita interna attraverso la verifica preliminare delle competenze possedute dalle persone rispetto ai profili da ricoprire, così da verificare la copertura del ruolo atteso ovvero indirizzare azioni formative mirate
- pianificazione strategica delle competenze critiche, pianificando le uscite e il tempo necessario per formarle nuovamente, integrando workforce planning e skill planning
- revisione della organizzazione del lavoro, per semplificare alcune operazioni o alcuni processi che richiedono competenze critiche, riducendo la necessità di queste ultime.
Il modello di gestione delle competenze professionali mantiene la propria struttura forndamentale ma si declina in modalità diverse in contesti più operativi / produttivi rispetto a contesti di “knowledge worker” (tipicamente il mondo dei cosiddetti “white collar”).
La gestione delle competenze professionali vedrà nel prossimo periodo delle importanti evoluzioni, anche per effetto del contributo di sistemi basati sull’intelligenza artificiale, e diventerà sempre più un fattore chiave nella pianificazione e gestione delle persone in azienda.
In HR Intelligence affianchiamo le aziende nella creazione di processi di Gestione delle competenze professionali con l’obiettivo di aiutarle a evolvere da un approccio tattico a una pianificazione strategica, che coinvolga HR e business leader, con benefici a lungo termine. Per saperne di più, contattaci.