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Innovazione dei processi HR: l’esperienza Innesti

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Indice dei contenuti

Perché le aziende faticano ad innovare sui processi HR?

L’esperienza con Innesti by Open Innovation – Future@work ci ha insegnato molto. Ecco cosa abbiamo imparato.

Facciamo un passo indietro: che cos’è Innesti?

Innesti è un laboratorio di innovazione, nato nel Maggio 2020, appena dopo il primo lock down, con l’obiettivo di creare uno spazio di Open Innovation, cioè di innovazione basata sulla collaborazione spontanea di professionisti, dedicato al “Future@work”.

Ci siamo chiesti come cambiare – anche per effetto della accelerazione data dalla pandemia – le modalità di organizzazione del lavoro, mettendo al centro le persone (Human centered design) e valorizzando delle tecnologie (Digital Transformation).

Essendo uno spazio di Open Innovation, la partecipazione e stata libera e volontaria, e ha coinvolto HR, consulenti, imprenditori e manager di aziende di diversa dimensione e settore di appartenenza.

L’elemento “chiave” dell’approccio era comunque avere degli ambiti di sperimentazione e “applicazione” delle idee nelle aziende, per poter vedere in pratica come i concept potessero essere più o meno efficaci

In circa 18 mesi abbiamo trattato molti temi e coinvolto circa 15 aziende e oltre 40 professionisti che si sono prestati a co-progettare, “sperimentare” e condividere le loro esperienze.

Quali progetti abbiamo realizzato con Innesti?

Nel primo anno, sono state sperimentati alcuni concetti, attraverso una serie di progetti:

  • Come favorire la circolazione e condivisione delle informazioni fra diversi uffici / funzioni
  • Come favorire l’innovazione come processo diffuso nell’organizzazione
  • Come costruire una cultura di “self-learning” sulle competenze digitali
  • Come evolvere da remote working a smart-working

Nel secondo anno, sono stati approfonditi ulteriori temi ovvero:

  • Come cambia la formazione e quali nuove pratiche si possono adottare, anche considerando alle diverse generazioni che convivono al lavoro
  • Come cambia l’approccio alla Talent Attraction e recruiting quando ci si rivolge alla Z-generation?
  • Nuove modalità di lavoro e nuove esperienze nel “back to office”
  • Come adottare un approccio di People engagement declinato sui segmenti di popolazione aziendale con caratteristiche diverse
  • Esperimenti di HR Digital Transformation

E quindi … perché le aziende faticano ad innovare nei processi HR?

A partire da questa esperienza ci siamo fatti una opinione in merito, che guarda alla funzione Risorse Umane a partire dal suo DNA e dalle sue caratteristiche prevalenti.

La funzione Risorse Umane ha per cultura e tradizione un ruolo più “conservativo” che di innovazione.

Dovendo garantire la congruità normativa, l’etica, gli equilibri (sempre molto delicati) fra portatori di interesse diversi, ha una tendenza a mediare, e a ponderare molto i rischi

Ha un processo decisionale non particolarmente rapido.

Ha paura dell’errore, e lavora molto in “preparazione” per rilasciare soluzioni che siano ineccepibili.

Ha una struttura organizzativa spesso fatta “a silos” al proprio interno.

Dal punto di vista delle competenze, inoltre, ha per lo più una limitata competenza matematico-analitica e digitale, e spesso non ha estese competenze nell’utilizzo di approcci agili.

La famiglia professionale HR tende quindi ad avere nel proprio DNA molti di ingredienti “anti-innovazione”.

Infatti, pur con processi strutturati, l’innovazione è un risultato che poggia su alcuni elementi di agile mindset, competenza e cultura che possiamo ricordare:

  • Sperimentare, utilizzare pilot e beta version per affinare concept e soluzione
  • Adottare una cultura dell’errore come opportunità di apprendimento (se non sbagli, forse non stai crescendo abbastanza …)
  • Lavorare in team inter-funzionali
  • Coinvolgere l’utente (l’employee in questo caso) nel disegno della soluzione
  • Guardare all’utente nella sua totalità e non in maniera frammentata
  • Abbracciare e ricercare il cambiamento, creare il cambiamento per allenare l’anti-fragilità
  • Accettare una certa dose di rischio e prendere decisioni orientate al futuro (anziché conservative)
  • Sperimentare anche con le tecnologie
  • Utilizzare i dati per interpretare i fenomeni

Una storia a lieto fine …

La famiglia professionale HR deve affrontare oggi nei confronti degli employees un percorso che 10 / 15 anni fa (in Italia) ha riguardato le funzioni commerciali nei confronti del consumatore, mettendolo al centro. Ora l’HR deve fare il “salto” e porre l’employee al centro del proprio mondo. Si tratta di una strada già tracciata, con strumenti già disponibili.

L’esperienza Innesti ci ha anche insegnato che – una volta accompagnati nella sperimentazione –  gli HRs vedono con i loro occhi il potenziale che hanno nelle mani, e che i profili di rischio sono bassi. Così, prendono coraggio e decidono di essere ambasciatori dell’innovazione all’interno delle proprie aziende. Il lieto fine è che il cambiamento inizia con il primo passo, just do it!

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Mario Molinari

Mario Molinari

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